Porta a porta? Non era il caso.

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Pagliarini vorrei sapere da lei che è un politico “atipico” cosa pensa della decisione della RAI di cambiare il palinsesto per  la recente puntata di Porta a Porta con Berlusconi. Grazie della risposta, se  vorrà dirci senza tanti giri di parole quello che pensa. Arturo Cabassi – via e mail

Come fatto della cronaca politica di questi giorni avrei preferito parlare del “Lodo Alfano” (Repubblica del 16 Settembre: “Il lodo Alfano è un privilegio illegittimo. Alla Consulta parte la guerra legale”) ,  ma raccolgo la sua sfida e provo a risponderle, anche se devo confessare che  non ho seguito granché le polemiche sull’ultimo show di Berlusconi a Porta a Porta . Mi sono detto “oh signùr, che barba: siamo alle solite”. Comunque penso di poterle dire quattro cose.

Primo: onestamente mi sembra che la direzione della Rai abbia fatto una cosa poco intelligente.  Poteva evitarlo. Diamine, se uno voleva vedere Porta a Porta e sentire Berlusconi sulla consegna delle prima case in Abruzzo schiacciava sul primo canale e  lo guardava. Se invece non gli interessava  avrebbe fatto altre cose. Secondo me non era proprio il caso di modificare nemmeno  una virgola del palinsesto.

Secondo: però arrivare a dire che c’è un regime e che non c’è libertà di informazione mi sembra proprio esagerato. Leggo sui giornali: “In campo le associazioni no profit. Garantire la libertà di stampa”, “Democrazia imbavagliata”, “ No al guinzaglio”, “ Una informazione alla mussoliniana maniera” e chi più ne ha più ne metta. Insomma, a me sembra che nella circostanza la Rai ha semplicemente fatta una cosa inutile e poco intelligente.

Terzo: l’opposizione, come succede troppo spesso, ha esagerato montando addirittura un caso. Ecco delle dichiarazioni che ho letto su alcuni giornali.  Di Pietro dice che  Vespa e Augusto Minzolini, il direttore del TG 1 sono due “soggetti faziosi che stanno al giornalismo come la sedia elettrica alla vita umana”.  Franceschini parla  di una “incredibile scelta della RAI di stravolgere i palinsesti dell’azienda allo scopo di garantire al Presidente del Consiglio una vetrina strumentalizzando e spettacolarizzando il dramma dei terremotati d’Abruzzo”. Ma come si fa a dire queste cose? Continuare a criticare Berlusconi per qualsiasi cosa mi sembra una roba da asilo mariuccia. Diamine, per la legge dei grandi numeri  ogni tanto farà qualcosa di giusto anche lui, non le pare?.  Invece no: per la sinistra Berlusconi e questo governo sbagliano sempre, qualsiasi cosa facciano o dicano. Famiglia Cristiana ha addirittura accusato di razzismo il buon Maroni. D’altronde anche la destra quando era all’opposizione diceva che Prodi sbagliava sempre su tutto. L’ultimo governo di Prodi ne ha veramente combinate di tutti i colori (vi ricordate le pensioni?)  ma anche quel governo qualcosa di giusto l’avrà pur fatta. Diamine, anche un orologio scassato e  con le molle fuori che vanno da tutte le parti, due volte al giorno segna l’ora esatta.  Vede, è questo il problema del nostro paese: la politica non ha l’obiettivo di amministrare nel modo migliore. L’unico obiettivo sembra sia quello di “combattere” contro l’avversario politico. O meglio, dai diciamocelo: “fare finta” di combattere contro l’avversario. Perché alla fine, mi creda, è tutto un teatrino della politica e della casta. Questa  è la vera palla al piede del sistema paese. Non si fanno vere riforma,  perché  a loro sta bene così.  Ed è per questo che ogni giorno che passa siamo tutti più poveri, ci sono più disoccupati e il paese è meno competitivo!

Quarto:  quello che è successo mi fa ripetere per l’ennesima volta che la televisione pubblica nazionale dovrebbe avere un solo canale che informi, senza essere di nessuna parte, e che faccia cultura. Tutto il resto ai privati, in concorrenza (vera) tra di loro e senza posizioni dominanti. Beati gli inglesi che hanno la BBC!