Vecchi articoli su "Il Federalismo"

Le pensioni fuori rotta di capitan Kok

2004-11-29T12:38:56+00:00

Da "Il Federalismo" - 29 Novembre 2004

Il rapporto del "gruppo di alto livello" voluto da Prodi e presieduto da Wim Kok, va giù duro nel tirar le somme sull'Europa che arranca rispetto agli obiettivi fissati a Lisbona, ma... le raccomandazioni restano teoriche. Davanti al dato cruciale, quello previdenziale, nessuno si chiede chi, col sistema a ripartizione in vigore oggi, pagherà le pensioni domani. Grazie tante..

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Il prossimo Nobel datelo a Senofonte

2004-11-15T10:50:05+00:00

Da "Il Federalismo" - 15 Novembre 2004

L' economia è il lavoro produttivo dell’uomo. È l’accumularsi e il tramandarsi di conoscenze e di organizzazione. È un processo affascinante, antico, ed è sicuramente parte integrante di quella straordinaria avventura che è la storia dell’uomo. Ma nei palazzi romani, forse per i troppi impegni con elettori e potenziali elettori, tanta gente in posti di responsabilità non ha il tempo di imparare dalla storia. E così inun articolo sul New York Times del 23 Dicembre 2003 l'intervento del Governo italiano e le sue scelte strategiche sul futuro della Parmalat...

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ITALIA: si parla troppo, si lavora poco.

2004-11-01T17:20:51+00:00

Da "Il Federalismo"- 1 Novembre 2004

Tutto il mondo corre, il nostro paese resta fanalino di coda e vive di un Mito: il diritto al benessere "incorporato". L'allarme di Bankitalia. Un rapporto UE invita a considerare competitività e stato sociale.

A Roma le Commissioni Bilancio della Camera e del Senato ascoltano sempre il parere di esperti e di parti in causa sul contenuto della Legge Finanziaria che il Governo consegna al Parlamento entro il 30 di Settembre di ogni anno. Questi incontri, che sono chiamati "audizioni", si svolgono con Confindustria, con i sindacati, con l'Abi (Associazione bancaria italiana) e con tante altre organizzazioni.

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Dove lo Stato nasconde i conti che non tornano

2004-10-18T14:31:42+00:00

Da "Il Federalismo" - 18 Ottobre 2004

La contabilità creativa dell'Olivetti e gli Statalisti a 360 gradi. Le spese "sotto la linea" della visibilità, "così non si vedono", spiegò un giorno il ragionier Monorchio. La finanziaria e le solite partite di giro tra lo Stato e lo Stato.

Da giovane - ormai è passato tantissimo tempo - per 9 anni sono stato il vice-presidente della Aiaf, l'Associazione Italiana degli analisti finanziari. In questi anni ho visto tanti di quei "crimini contabili" che non ne avete l'idea.

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Stato obeso: non ti sopporto più

2004-10-11T20:10:51+00:00

Da “Il Federalismo” - 11 Ottobre 2004

Lo scorso 30 Settembre il Governo ha presentato al Parlamento la Legge Finaziaria. Anche quest’anno i suoi 38 articoli riempiono un librone di ben 502 pagine. Quelle pagine bisogna leggersele tutte con molta attenzione: infatti, solo per fare un esempio, verso la fine del librone, a pagina 474, troviamo 750 milioni di euro che hanno tutta l’aria di essere stati inseriti all’ultimo momento, di soppiatti, “zitti zitti e quatti quatti”, con questa descrizione: “Ricapitalizzazione di società di trasporto aereo”.

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Federalismo, i pinocchioni del "costa troppo".

2004-10-04T16:12:51+00:00

"Il Federalismo" - 4 Ottobre 2004

Il 3 settembre il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo di Giovanni Sartori intitolato “Quanto costa rifare l’Italia. Calderoli e i miliardi della Devolution”. Da allora è stato un tripudio di studi e dichiarazioni sul costo del Federalismo. Ecco qualche titolo: “I taciti costi delle riforme”, “Federalismo. I conti inesistenti”, “Ma il Federalismo non si fa a costo zero”, “Quelle duplicazioni che costano fino a 93 miliardi”, “Le allegre cicale”, eccetera eccetera, fino all’ormai leggendario “La Devolution costa come la guerra in Iraq” (L’Unità di giovedì 23 settembre).

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Repubblica: quanto saremo davvero Federalisti???

2004-09-27T20:05:55+00:00

Da "Il Federalismo" - 27 Settembre 2004

Giovedì 16 settembre la Camera dei deputati ha approvato il primo articolo della legge sulla “Devolution”, confermando senza nessuna modifica il testo che era già stato approvato dal Senato. “Il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato federale della Repubblica”. Quando si vota una legge i parlamentari normalmente tengono in una mano il testo del disegno di legge e nell'altra il "fascicolo degli emendamenti".Per ogni articolo del progetto della legge che il Parlamento esamina prima si votano gli emendamenti e poi il testo finale dell'articolo.

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Costituzione: perchè non é un'intoccabile

2004-09-20T17:51:00+00:00

Da "Il Federalismo" - 20 settembre 2004

Il nome ufficiale della legge che chiamiamo "Devolution" è Modificazione di articoli della parte II della Costituzione. Il Senato ha approvato un testo di 43 articoli che proprio in questi giorni, dal 16 Settembre, la Camera dei Deputati sta votando e modificando. A Montecitorio questa legge è chiamata anche AC 4862 (AC vuol dire Atto Camera). Una premessa, voglio ricordare che Gianfranco Miglio ha ripetuto milioni di volte che le Costituzioni non sono scolpite nella pietra.

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Quelli che non vogliono il federalismo fiscale

2004-09-13T17:37:16+00:00

Da "Il Federalismo" - 13 Settembre 2004

Quello che spendiamo per mantenere la Burocrazia che vuole ficcare il naso dappertutto è eccessivo. A pagare sono i Comuni della Padania, che ogni 100 euro di tasse ne ricevono indietro meno di 8.

Ci dovrebbero essere degli argomenti sui quali, mi pare, tutti i cittadini che vivono e lavorano nelle Regioni della Padania dovrebbero essere d'accordo: tanto quelli che votano per la Lega Nord quanto quelli che preferiscono qualche partito del Polo o uno dei tanti partiti dell'Ulivo.

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Banche italiane, meglio il Botswana.

2004-09-06T17:43:00+00:00

Da "Il Federalismo" - 6 Settembre 2004

Il World Economic Forum (WEF) boccia l'Italia e la sua amministrazione pubblica, mentre promuove nazioni come la Finlandia, dove le riforme che la Lega vuole realizzare sono già una realtà.

Il World Economic Forum (Wef) è un’organizzazione indipendente internazionale che, si legge nel suo sito internet, lavora per migliorare lo stato del mondo, per offrire un tavolo neutrale di confronto, per aiutare a “capire”. Le sue origini risalgono al 1970, quando Klaus Schwab ebbe l’idea di riunire a Davos i capi dell’Europa per un incontro informale sulle strategie economiche europee necessarie nel nascente mercato globale.

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