Lo confesso: sono un fanatico dei numeri. Per anni sono andato in giro a ricordare che  perfino Goethe  aveva fatto  dire a un suo personaggio che “la contabilità a partita doppia è una delle più belle invenzioni dello spirito umano”. E aggiungevo:  “avete capito? La contabilità! Altro che il fuoco o la ruota!” Non vi dico come ci sono rimasto male quando la perfida Sonia (mia moglie) mi ha fatto notare che  quella frase  sulla contabilità Goethe non la fa dire a Wilhelm Meister, che è  un gran bel personaggio, vispo, Umano e sognatore, ma la dice suo cognato, un certo Werner, che è un commerciante piuttosto grigio, “terra a terra” e anche noioso.

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Il 19 Giugno 2007 i consiglieri della regione lombardia hanno approvato la proposta di legge al parlamento n 0040 intitolata "Nuove norme per l'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione". Berlusconi ha inserito un preciso riferimento a questa legge, nella sesta delle sette "missioni" che costituivano il programma elettorale del PDL.

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Abbiamo visto che la casta non ha nessuna fretta di attuare l'articolo 119 della Costituzione. L'attesa dura dal 2001 e temo che dovremo aspettare ancora un bel pò. Ma c'è di peggio. L'articolo 119 se verrò attuato correttamente renderà più trasparenti e più equi i rapporti finanziari tra centro e periferia, ma deve essere ben chiaro che non c'entra col federalismo, anche se viene comunemente chiamato "federalismo fiscale".

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L'attuazione (finalmente e con gravissimo ritardo!!) dell'articolo 119 della Costituzione, era nel programma elettorale sia di Berlusconi che di Rutelli. Ma purtroppo nessuno dei due ha commentato il fatto che 1) l'Italia è costantemente all'ultimo posto nelle classifiche internazionali (libertà economiche della Heritage Foundation, competitività del World Economic Forum e dell'IMD di Losanna, ecc.ecc.); 2) che non siamo particolarmente più tonti dei nostri concoittadini europei; 3)...

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Giancarlo Pagliarini ha lasciato il partito di Bossi ("si parla troppo di presepi e crocifissi") e oggi siede al Comune di Milano nel gruppo misto. Ma è lui a sentirsi tradito, dalla politica che è un "disaster" e dai leghisti Statalisti..

"Odia quella gente che sventola una bandiera con i colori diversi dalla tua". Sono parole di una vecchia hit di Edoardo Bennato, La Bandiera, che Giancoarlo Pagliarini, "l'economista Lumbard" (...) fa risuonare dal suo pc tra i corridoi del Gruppo consiliare Lega Nord al Comune di Milano. "Conosce questa canzone?Dice una cosa vera: tutte le guerre nascono dai nazionalismi e dall'esaspertazione delle identità. Mentre l'unica iodentità che ci rende tutti uguali, è quella di cittadini del pianeta Terra. Lo diceva anche Kant".

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PRENDIAMO IL CASO MIO. La prima marchetta la versai a 16 anni (apprendista cromatore), poi il periodo delle scorribande e degli studi, 10 anni più o meno come redattore di case editrici e, dal 1985 a oggi giornalista. Lasciando perdere l’apprendista cromatore, di cui non mi rimarrà nient’altro che un callo duro sull’indice destro, fanno 32 o 33 anni. Se non rincoglionisco prima, nel mio caso lavorerò ancora vent’anni. Sono 52 anni di contributi. Saranno centinaia i milioni che lo Stato mi ha succhiato per la mia vecchiaia serena. E ho appreso proprio oggi che l’Inpgi, la cassa dei giornalisti, prevede di crollare tra 13 anni, mentre tutti danno già per certo – nonostante le ultime, future riforme – che alla fine di tutto mi verrà dato niente o una miseria. È chiaramente una truffa, un furto fatto consapevolmente dallo Stato ai danni miei e di decine di milioni di altri italiani. Mentre se mettevo su un conto corrente i miei contributi, avrei avuto da campare bene. 

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Il PING PONG sul Corriere della Sera tra Angelo Panebianco e Silvio Berlusconi è stato addirittura più interessante e eccitante del 3-3 “mozzafiato” tra Roma e Inter. Ha cominciato sabato Panebianco con un «archiviata la promessa di una generalizzata riduzione delle tasse» a cui ha subito risposto domenica il presidente del Consiglio mettendo addirittura nel titolo delle sue considerazioni un imperioso «sul taglio delle tasse sto andando avanti». Uno a uno e palla al centro. Ma la partita non è finita: infatti Berlusconi promette «un provvedimento ad hoc per il taglio delle tasse e il rilancio della competitività » che sarà approvato entro il 31 dicembre per entrare in vigore il 1 gennaio. Panebianco scrive anche che «siamo tornati

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SONO ANNI CHE IN ITALIA si parla di riforme, di modernizzazione delle istituzioni, di avvicinamento tra cittadini e politica, di federalismo. Ma sono decenni che tutto resta sul piano teorico. Tutte le volte che si è cercato di “farle”, le riforme si sono allontanate. Adesso finalmente, come promesso dal programma elettorale, la Casa delle Libertà, sta procedendo a realizzare per via parlamentare le prime vere riforme della nostra storia repubblicana. E, anche stavolta, l’accusa che da parte dei detrattori viene rivolta a chi sta cercando di cambiare le nostre istituzioni è quella – la solita – di «toccare la Costituzione repubblicana».

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